Da Mola di Bari a Lastovo |
Trani e la sua cattedrale all'alba. |
Ultima tappa pugliese della nostra risalita verso il nord, con
circa 40 miglia
che ci separano da Vieste da cui partiremo per attraversare l’Adriatico.
Lasciamo la bella Trani con la sua cattedrale ancora
illuminata dalle luci della notte insieme ai battelli dei pescatori, questo per
evitare le ore maggiormente assolate e il grande caldo previsto dal meteo. Puntiamo
la prora verso i rilievi montuosi del Gargano che già si intravedono sopra la
fascia di leggera foschia.
Anchor Woman |
La baia di Pugnochiuso. |
Navigazione tranquilla tanto da filare la traina con
il risultato di prendere un paio di sgombri che rimettiamo subito in libertà,
raccomandando loro di stare in futuro più attenti alle lusinghe di piume e
luccicanti lustrini, che nascondono dolorose e acuminate sorprese (da che
pulpito viene la predica!). Ci avviciniamo sempre di più alle bianche scogliere
del Gargano e l’acqua diventa sempre più turchese, ma sulla sua trasparenza e
pulizia ci sorge qualche sospetto.
Finalmente in acqua!! |
Dopo vari tentativi di trovare un’acqua davvero pulita,
infine diamo fondo all’ancora e al nostro repertorio di tuffi, “cufanielli” e
“panzate” nella baia di Pugnochiuso.
Lo spettacolo delle rocce erose dal vento e dal mare nel
tempo ci lascia attoniti!
Ancora 5
miglia di pennica per me, e attracchiamo nel porto di
Vieste il cui ingresso è dominato da un bel faro che illumina la rotta notturna
dei naviganti e che sarà per noi l’ultimo punto della costa italiana che domani
ci lasceremo alle spalle prima di far solcare alla prora di Experience le acque
croate.
L'entrata nel porto di Vieste con il suo faro. |