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L'allievo e il maestro |
È proprio vero che la vita in barca mette a dura prova anche
rapporti consolidati da anni e basta un nulla per provocare la crisi. Vi
racconto: dopo il giorno di sosta forzata in quel di Villanova, e dopo la
lettera di scuse al dott. Maestrale, questa mattina il mare si è dato una
calmata e così decidiamo di mollare gli ormeggi e risalire in direzione nord.
Sono le ore nove di una bella mattina di sole e il vento è sceso sui 10 nodi.
Il motore diesel, che in questi giorni non ha dato problemi, viene acceso e
borbotta allegramente. Dobbiamo solo fare attenzione all’uscita dal porto che
dista appena 50 mt dal nostro ormeggio. Gli scogli del molo di sottoflutto,
invece, sono a poche decine di metri alla nostra destra e 50 mt. ancora più avanti,
sempre a destra, ci sono delle secche molto pericolose su cui siamo passati a
stento con il tender appena ieri.
Non mettiamo nemmeno il naso fuori ed ecco la carognata del
motore che decide inaspettatamente di scendere di giri e ingolfarsi, per poi
spegnersi del tutto lasciandoci in balia del vento, che naturalmente ci spinge
pericolosamente verso il sottoflutto e, ancor peggio, sulla secca. Tutto ciò
avviene a tre minuti dalla partenza con ancora il sapore di caffé in bocca e
senza nessun cenno di preavviso.
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Discussione in pozzetto sul sig. Yanmar. |
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Uomo Bionico: metà uomo e metà iPhone, ogni domanda ha la sua risposta! |
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Mauro: piccoli marinai crescono |
“Sig. Yanmar, e non si fa così! E potevi spegnerti prima
durante le 600 miglia
che abbiamo percorso, al largo in mezzo al mare, mai un colpo di tosse, che so,
uno starnuto.. Niente! Però covavi sotto la cenere la tua rabbia, e pensare che
l’altro giorno ti avevamo rabboccato di un 300 ml. di olio, il giorno prima ti
avevamo aggiunto l’additivo durante il pieno di gasolio per pulirti ancora
meglio gli iniettori, e mentre controllavamo l’asticella dell’olio con la
stessa “mappina”, o straccio, come dir si voglia, ti avevamo pulito il vano
motore, roba che ci si poteva mangiare dentro – ci si poteva! Comunque ci hai
fatto prendere una strizza mica da ridere. Meno male che l’equipaggio è stato
reattivo e la barca in ordine! In un attimo abbiamo aperto il genoa per
garantirci l’avanzamento ed evitare gli scogli; a prua Barbarella era pronta ad
intervenire con l’ancora mentre il comandante in versione 118 ti apriva il vano,
ti svitava, ti spurgava, ti rimetteva in moto. Tutta la giornata non hai più
detto una parola. Hai capito che hai sbagliato. Ma noi ti perdoniamo, anche
perché ti stai facendo un mazzo mica da ridere.”
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Mercato del pesce di Mola |
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Comunque per smaltire la strizza ci siamo consolati con una
frugale cenetta a base di pesce di Mola di Bari, fresco di mercato. “Sig. Yanmar,
A salut’ Vostra.”
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Il pesce di Mola di Bari trasformato in cavatelli ai frutti di mare e maestosa frittura mista |
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Porto di Mola di Bari al tramonto, in attesa di Italia-Germania
Grandissima Italia! 2-1 alla Germania
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